Et voilà!

Per chi non ci credeva, o non ci sperava più, il 2011/2012 ha dato una bella soddisfazione a questi stagionati ragazzini. Prima l’uscita (con un ritardo di 20 anni…) di “Line of Fire” e ora questo “Undying”, album con pezzi completamente inediti e nuoviZZimi!

Una doverosa premessa per chi legge: io sono _schifosamente_ di parte. I DZ sono più che bravi musicisti, sono amici, famiglia. Quindi, la mia opinione, sarà sempre sbilanciata a favore dei DZ.

Ovviamente il mio gusto musicale, non si discute ( 😉 ) ma se avete timore di trovarvi di fronte a una recensione troppo partigiana, vi tolgo ogni dubbio. E’ sicuramente così.

Dubbi fugati a parte, facciamo come si fa nei siti seri:

Artista: Danger Zone
Titolo: Undying
Genere: Hard Rock
Anno di uscita: 2012
Etichetta: Avenue of Allies
Voto: Non scherziamo!

Danger Zone - Undying

I Danger Zone sono, per quei pochi che ancora non lo sanno, Roberto Priori alla chitarra, Giacomo Gigantelli alla voce, Paolo Palmieri alla batteria e Roberto Galli al basso. Almeno questa è l’attuale line-up anche se il “progetto DZ” è in piedi da qualche tempo, e inevitabilmente ha avuto qualche cambio di formazione. Del progetto originale fanno comunque parte Roberto Priori e Paolo, ma anche Giacomo, che venne aggiunto alla formazione sul finire degli anni 80 (se ricordo bene). Roberto Galli è un addizione recente, che già aveva collaborato con Priori in precedenti progetti.

Questo nuovo album a mio avviso, è incredibile. Riesce a essere sufficientemente fresco e nuovo, pur lasciando in bocca un sapore “vintage” non artato, non fasullo, ma sincero e reale. E’ il bello di suonare (insieme) da tanto tempo. Non ci sono costrizioni, questo album piacerà sicuramente ai fan (specie quelli di vecchia data) dei DZ, ma può piacere anche a chi non li ha mai ascoltati. Mentre la pubblicazione di Line of Fire era, se vuoi, più un punto d’onore, una “incompiuta”, e ovviamente un atto d’amore verso i fan, questa nuova opera è “per tutti”.

Veniamo a pezzi. L’album apre con la potentissima e trascinante “Undying”, che da il nome all’intero album. Poco da dire se non “ascoltatela”. Power song, un intro trascinante, e un paio di attacchi da pelle d’oca. Segue “I to I” altro pezzo tirato ed energico. Si continua con “Half a Chance” che chiude un ipotetico trio muscolare, dove ritmo e riff che ti rimangono impressi, la fanno da padrone.

Ci si riposa e ci si coccola con “Paralyzed”, una ballad classica e accattivante. “Hottest Fire” è il classico pezzo alla DZ, con una costruzione che abbiamo imparato ad amare. La mano di Roberto (Priori) in questo caso, si sente tanto. Ed è un ottima cosa. 🙂

“Falling Up” è un pezzo che parte in sordina e poi vi esplode in modo quasi inaspettato. “Desire” restituisce la palla all’energia, in particolare di Paolo e Roberto (Galli) e si collega abbastanza direttamente al pezzo che segue, “Goin’On”. “More heaven than hell” è un pezzo decisamente sorprendente. Molto più “nuovo” e forse lievemente meno DZ, ovvero, che permette ai nostri di esplorare nuove idee. A me piace molto. Ci si avvia alla chiusura con il trio “Stand Up”, “The Dreaming”, e “Love Still finds a Way”. Delle tre, suggerisco di tenere sotto osservazione “The Dreaming”, ammiccante e piacevole ballad.

In definitiva un disco molto bello, con pezzi per tutti: energici, rockeggianti, ma anche di atmosfera tutti suonati incredibilmente bene. Una nota di “OMFG” per la incredibile e resistentissima voce di Giacomo “Giga” Gigantelli. Azzarderei a dire che è quasi meglio ora di quando era ragazzo. Incredibile, potente, graffiante, naturale. SE Giacomo si fosse chiamato “Jack” e anzichè a Verona, fosse nato, che ne so, a Seattle, oggi forse ce lo ritroveremo in tv spesso. Ma vabbe. I DZ sono qui. Sono più forti, più bravi che mai. Buon Ascolto.

[aggiornamento]

Mi fanno giustamente notare che non c’è nemmeno un link al sito dei DangerZone e non è ovvio come reperire il cd.
Il sito ufficiale dei DZ è http://www.dangerzoneweb.com/ da cui è possibile anche acquistare il cd. Grazie a Davide per la segnalazione.

[MUSICA] recensione Undying – Danger Zone
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2 pensieri su “[MUSICA] recensione Undying – Danger Zone

  • 10/11/2012 alle 20:35
    Permalink

    (A meno di aver perso altre diottrie)
    Un link mi avrebbe evitato di googlare 😉

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